Cresce la propensione degli italiani a proteggersi in modo più adeguato contro i rischi della persona, dei beni e del patrimonio
ANIA
ha pubblicato i dati provvisori sulla raccolta premi assicurativi 2023.
L'Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici rileva una
raccolta complessiva del settore assicurativo in Italia che nel 2023 si
attesta a 144,6 miliardi di euro, segnando un -1,2% che denota una
sostanziale stabilità rispetto al 2022, anno in cui era stato registrato
un forte calo, pari al -9,4%.
Analizzando i soli rami danni, i dati sono poi molto
positivi, con una crescita generalizzata e un messaggio importante: nel
Belpaese famiglie e imprese stanno sviluppando la propria propensione a coprirsi in maniera opportuna dai rischi derivanti dalla propria struttura e organizzazione.
Raccolta premi assicurativi 2023
Sebbene
gli scenari multicrisi rilevati a partire dal 2020 si siano
ripresentati anche nel 2023, con inflazione elevata, tassi di interesse
innalzati di conseguenza e crescita economica lenta, la raccolta premi mostra un settore assicurativo che regge e che, come dichiara ANIA risulta essere:
"un comparto solido a cui le famiglie e le imprese si rivolgono per
ottenere protezione contro eventi avversi e per allocare i propri
risparmi attraverso forme di investimento con garanzia dei capitali
conferiti."
Il calo del 2023 rispetto al 2022 è contenuto (-1,2%), rispetto al
notevole calo rilevato nel 2022 rispetto al 2021, con un -9,4%.
In particolare la raccolta premi dei rami Danni e dei prodotti tradizionali Vitaregistra performance di crescita consistenti, segnando rispettivamente un +7,7% e un +9,2%.
Ottimi risultati che, combinati con livelli molto elevati di
capitalizzazione delle imprese assicurative, mostrano un buon livello di
resilienza del comparto seppure in uno scenario di gravi incertezze
legati alla geopolitica e al clima, per citare due dei macrotemi che
hanno condizionato economia e mercati finanziari negli anni recenti.
ANIA afferma: "Complessivamente i premi raccolti nel 2023 da tutte le
imprese (sia italiane sia rappresentanze o imprese in LPS) operanti nel
nostro Paese hanno sfiorato i 145 miliardi, in linea con quanto raccolto
nel 2022."
I dati anticipati all'ANIA dagli operatori del comparto fanno riferimento nel dettaglio alle imprese:
- con sede legale in Italia;
- con sede legale in paesi europei ed extra-europei e rappresentanza stabilita in Italia;
- operanti in regime di libera prestazione di servizi (LPS) ma che fanno parte dell’Albo gruppi IVASS.
Se
restringiamo il campo alle sole imprese di assicurazione nazionali e
alle rappresentanze per l’Italia di imprese extra-europee, nel 2023 la
raccolta premi complessiva ha quasi toccato i 130 miliardi, anche in
questo caso mantenendo il dato stabile rispetto alla raccolta premi del
2022.
In questo caso ANIA osserva un andamento opposto del ramo Danni (+6,6%) e del ramo Vita (-3,5%).
Rimane stabile anche l’incidenza dei premi totali sul Prodotto Interno Lordo, attestandosi al 6,6%.
Ramo RC auto: crescono premi e costi
Come
già visto, nel 2023 i premi dei rami Danni di imprese nazionali ed
extra-europee sono risultati in crescita del 6,6% rispetto al 2022, con
una raccolta pari a 38.
Un risultato che nel dettaglio è da attribuire alle crescite di:
- premi del ramo RC Auto (+4,3%);
- premi negli altri rami Danni (+7,7%).
Per quanto concerne la RCA, occorre inserire la crescita nel contesto particolare del 2023, caratterizzato dalle crisi geopolitiche che hanno determinato una spinta inflattiva che ha avuto conseguenze diretti sul costo dei sinistri. ANIA rileva che l'incremento della raccolta, considerando che il numero dei veicoli assicurati è sostanzialmente stabile, è frutto di due fattori:
- una contrazione della frequenza sinistri (-1,3%);
- un aumento di oltre il 5% del costo medio degli incidenti.
Il
tutto considerando che nel periodo intercorso tra l'autunno 2012 e
giugno 2022, vi è stata una riduzione costante del costo del premio
medio che ha toccato il -40%.
Per le imprese europee che operano in Italia in regime di stabilimento,
l'incremento della raccolta RCA ha raggiunto quasi un +30%. In questo
caso si rileva una notevole crescita dell'uso dei canali telematici e dei comparatori
che nel tempo stanno influendo fortemente sulle abitudini dei
consumatori nell'approccio alle polizze assicurative in generale e a
quelle RC Auto in particolare.
Ramo danni "non auto": gli italiani si assicurano di più
Ottimo il risultato della raccolta dei premi degli altri rami Danni, oltre la RCA, con una crescita del 7,7%
in cui ANIA legge: "la crescente propensione degli italiani a
proteggersi in modo più adeguato contro i rischi della persona, dei beni
e del patrimonio."
Crescono i premi di tutti i rami: Incendio
(+7,6%), Credito e Cauzione (+10,8%), Malattia (+10,9%), Corpi veicoli
terrestri (+12,1%), Infortuni (+2,4%), Perdite pecuniarie (+3,5%),
Assistenza (+5,2%), Tutela legale (+5,4%), Trasporti (+6,0%) e RC
Generale (+7,1%).
Cresce anche l’incidenza della raccolta Danni totale sul Prodotto
Interno Lordo, pari all'1,9%, in lieve crescita rispetto al 2022, quando
rappresentava l'1,8% del PIL.Per le imprese europee che operano in
Italia in regime di stabilimento, i rami diversi dalla RCA hanno
registrato una variazione positiva di circa l’11%, con il ramo RC
Generale che registra una crescita del 6,7%. Inoltre si rileva l’aumento
dei rami Infortuni (+13,1%), Altri danni ai beni (+7,4%) e Credito
(+7,0%).
Dati molto positivi che, come detto, lasciano pensare che famiglie e
imprese italiane stiano compiendo passi in avanti significativi in
termini di educazione finanziaria ed assicurativa. Progressi che
consentono di riconoscere i rischi finanziari derivanti dalla propria organizzazione familiare e/o imprenditoriale,
nonché del territorio circostante, giungendo ad una migliore percezione
del beneficio derivante dalla condivisione di detti rischi attraverso
le coperture assicurative.
Ed è in questo contesto di crescente sensibilità che il ruolo del broker assicurativo diventa centrale, poiché può offrire una serie di servizi connessi alle coperture che consentono di ottimizzare la spesa assicurativa:
- analisi dei rischi in modo da individuare le coperture necessarie e imprescindibili per tutelare i patrimoni aziendali e personali;
- individuazione delle coperture più adatte, con il vantaggio di giungere a costi più coerenti con le esigenze del cliente, contando su una buona massa critica e su partnership consolidate con le compagnie assicurative.
Il broker assicurativo, attraverso le competenze, esperienze e verticalizzazioni su diversi settori economici, è il partner ideale per giungere all'obiettivo vitale di una corretta gestione del rischio al fine di prevenire ed eventualmente mitigare i possibili danni e preservare la continuità del business.